Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo DPCM con le misure per il contrasto all'emergenza Covid-19, valido dal 16 gennaio al 5 marzo, da domenica 17 gennaio il Piemonte passa in zona Arancione con tutte le restrizioni previste per tale fascia.
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Caccia
Resta valido quanto comunicato con la nota del 9 dicembre 2020, in quanto applicabile al territorio del Piemonte secondo l’art.2 del Dpcm del 14 gennaio 2021: "Si considera come stato di necessità, al fine di limitare i danni alle colture nonché mitigare il potenziale pericolo per la pubblica incolumità e per conseguire l’equilibrio faunistico venatorio, lo svolgimento dell’attività venatoria al di fuori del Comune di residenza/abitazione ed all’interno dell’Ambito Territoriale di Caccia o Comprensorio Alpino di residenza venatoria (ATC o CA in cui si è ritirato il tesserino venatorio) o dell’Azienda faunistica Venatoria o Agrituristico venatoria di appartenenza per le specie cinghiale, capriolo, cervo, cornacchia nera, cornacchia grigia, gazza, volpe e minilepre".
Ovviamente, questa attività deve essere esercitata nel rigoroso rispetto delle misure di prevenzione (mantenimento della distanza di sicurezza e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale) sia durante l’espletamento della stessa sia durante il tragitto per e dai luoghi in cui essa si svolge. La vigilanza può essere effettuata anche dalle guardie volontarie.
Nella zona arancione è possibilie uscire dal proprio comune per la caccia di selezione agli ungulati (CAPRIOLO, CINGHIALE e DAINO dal 23-1-2021), ma solo per i selettori che hanno la residenza venatoria nell'ATC AL3 (ritirano il tesserino).
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Le date per l'attività venatoria sono vincolate al rispetto delle normative vigenti e dei DPCM in vigore.